Martedì, 26 Maggio 2020 - Sei nella categoria: Notizie
Un matrimonio da film romantico per pochi intimi, tra la magia di Palazzo Mottola e le suggestive grotte di tufo. In due parole: incanto purissimo.
Le cronache dei tempi recenti, ci porteranno forse a cambiare le nostre abitudini di vita. Questo riguarderà anche il mondo del wedding, almeno nel breve periodo. In attesa che lo tsunami passi, voglio proporvi un allestimento intimate che ho curato l’anno scorso, ad ottobre. Una coppia inglese aveva scelto Tropea per scambiarsi le promesse di amore eterno. In lista solo pochissimi invitati, come location un anfratto marino riparato dalle grotte di tufo, una delle grandi meraviglie naturali della Costa degli Dei, proprio ai piedi della Madonna della Grotta. Gli sposi, dopo i preparativi nello storico Palazzo Mottola e qualche scatto tra i deliziosi interni del lussuoso resort, si sono incontrati sulla spiaggia, al tramonto, sotto un mezzo arco profumato di ortensie blu, rose e finocchi selvatici. I colori degli addobbi li ho pensati proprio accostando le cromie del cielo e del mare: i turchesi dei fondali, i bianchi puri delle nuvole.
I quindici invitati si sono poi spostati nell’anfratto riparato dalle grotte di tufo, in cui ho creato un romantico rifugio per il ricevimento. In un matrimonio intimate come quello di ottobre, quando hai un solo tavolo da allestire devi dare il massimo e curare ogni centimetro. Per permettere il giusto distanziamento tra commensali ma senza dare una sensazione di vuoto, si deve giocare con le decorazioni. Vengono in aiuto le composizioni di fiori come le ortensie, le eleganti rose Westminster Abbey (elette i più bei fiori del 2019), l’erba pampas, le rose cappuccino, il lysianthus, l’ipericum, i wax flower.
Lungo la tavola ho sistemato coralli e conchiglie appoggiate su un raffinato runner con i motivi che ricordavano le cementine di Palazzo Mottola. Per l’illuminazione, l’aura intima e romantica della location è stata valorizzata dalle luci soffuse delle minilucciole e dalle candele i cui barbagli discreti hanno alimentato la suggestione di far parte di un momento indimenticabile, da incorniciare come una preziosa fotografia. Tutto richiamava il mare e il dorato del tramonto, i riflessi dei raggi sull’acqua, le pennellate cobalto di un giorno sorvegliato dalla pace del mare amato dagli dei.