Lunedì, 24 Agosto 2020
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Un simbolo così potente, è perfetto per il giorno delle nozze. L’allestimento floreale con al centro la margherita, decantata da poeti e scrittori, amata per la sua semplicità e le sue forme.
Alle margherite chiediamo dell’amore fin da piccoli: m’ama, non m’ama? E intanto spetaliamo il fiore trattenendo il respiro, non sapendo che il numero di quei sospiri che strappiamo via, risponde alla perfezione della natura: la sequenza di Fibonacci (il numero che segue è la somma dei precedenti).
La margherita nasconde segreti e bellezza: è l’innocenza che adorna un orecchio, è una passeggiata in campagna, un regalo improvvisato, una domenica di sole. È il fiore della purezza, del sentimento primordiale, del primo bacio, di una promessa eterna. Cresce spontanea ed è per questo che chi sceglie un allestimento che ha per protagonista questa gemma naturale, è una persona allegra, positiva, piena di vita.
Riccardo Cocciante cantava di una donna, Margherita, dando un volto e una gioia a un nome che rappresenta l’anima anche del fiore stesso.
M’ama non m’ama? è la domanda che fin da bimbi chiediamo ai suoi piccoli petali bianchi
Un simbolo così potente, è perfetto per il giorno delle nozze. L’allestimento floreale con al centro la margherita, decantata da poeti e scrittori, amata per la sua semplicità e le sue forme, sarà elegante, d’effetto, con uno stile campestre, soffice, boho chic. “La margherita, una bella signora in abito bianco a lunghe pieghe, con una piccola paglietta dorata sulla testa” scriveva Jules Renard.
La forma del fiore si sposa con un allestimento bon ton e molto elegante nella sua semplicità
Il bouquet giocherà sulle diverse dimensioni del fiore, creando un delizioso “mazzolino” oppure un magico effetto a cascata. Tante le varietà floreali che richiamano nelle forme la margherita e che sono di sicuro impatto per l’allestimento: il crisantemo, che in greco antico vuol dire “fiore d’oro” (di diverse dimensioni, dalle grandi alle più piccole); le fresche gerbere, da giocare in un mix di tinte e grandezze (gerbera pasta, germini e germini piccolini).
La sposa potrà scegliere un abito dalle linee dritte, impreziosito da ricami e pizzi antichi, completato da una coroncina morbidamente sistemata sui capelli sciolti, arricchita da margheritine di campo e camomilla. Le luci pioveranno sui tavoli, calde e soffuse, un mazzolino di fiorellini appena colti, stretto da un nastro grezzo o da un filo di canapa, firmerà i segnaposto. La magia prenderà forma sulle sinfonie di una piccola orchestra bagnata dal dorato del tramonto. La fiaba è cominciata.
L’antica provenienza della margherita, che la storia fa risalire dal lontano Tibet, in cui era un riconosciuto simbolo di rinascita e vita, lo rende uno dei fiori più affascinanti e misteriosi. La leggenda le ha assegnato un ruolo profetico, e non a caso Marcel Proust diceva: «Le margherite sono il mio fiore preferito, perché una di loro mi ha confidato che la mia donna mi ama. Anche se lei voleva che rimanesse un segreto».