Il lento procedere della sposa su una terrazza profumata di ninfee, gli ospiti, emozionati, ad attenderla pazienti, accomodati su sedie ispirate alla Belle Epoque parigina, e una scenografia floreale in piena armonia con il colori del paesaggio: l’azzurro del cielo e del mare, il rosa del tramonto, il bianco dell’abito nuziale. La perfetta incoronazione di un amore atteso, sbocciato e curato ogni giorno come una pianta delicata, va celebrato senza lasciare nulla al caso.

Il rito, tra i venti d’estate della Costa degli Dei, ha lasciato che le corde del sentimento vibrassero all’unisono, mentre gli sposi si scambiavano le promesse eterne.

Le strutture metalliche, facevano da sostegno a sagome prismatiche da cui occhieggiavano i fiori che sbucavano anche da vasi in vetro e cubi in plexiglass, a rifletterne le cromie sminuzzate in frammenti di luce.

Dopo il rito, invitati e sposi hanno raggiunto la splendida Villa Paola, un gioiello nel cuore di Tropea. L’esplosione delle ortensie, la raffinatezza del lisianthus, la verticale infiorescenza dello scenografico delphinium, sono stati i protagonisti floreali dell’allestimento. Per la cena, seguendo uno stile ultrachic, ho scelto candelabri in cristallo come centrotavola, che con le loro trasparenze e i giochi di taglio, rimandassero riflessi magici nell’ambiente.

L’ingresso della sposa è stato salutato non dalle classiche damigelle, in abito lungo, ma dalla pacchiane che hanno sparso petali di rosa sul suo percorso, accompagnato, in sottofondo, da una musica delicata. La torta, adornata di ortensie, è stato il giusto finale per una storia romantica che ha scelto come testimone d’onore l’azzurro del mare.

credits: Villa Paola, cfweb, chetesta, Matteo Aragona, Lo Schiavo Catering